GANZFELD

30 novembre 2005

Aventino a chi?

In periodo d'incipiente campagna elettorale mi ritornano in mente i ritornellini che accompagnarono la nostra sconfitta nel 2001: "centro-destra, centro-sinistra: l'i stess...". Chi lo diceva, ripensi agli ultimi cinque anni di governo: l'i stess?!

O quelli che dicevano: "ah, con questi al governo non si deve trattare. Non ci si deve neanche parlare...". Chi lo diceva, d'insopportabile snobberia, quella che pensa solo a sè e mai all'oggetto in questione, se non avesse ancora cambiato idea, prenda ad esempio un atto d'opposizione democratica. Di chi sta in campo. E gioca. E, spesso, lo fa anche bene.
E c'è ancora, dopo tutto, dopo cinque anni. C'è ancora, come c'era prima e come ancora ci sarà. Per vincere e poi per governare. Per poi, forse, finire nella polvere, per poi rialzarsi. Ancora.
Scusate il po' di retorica, ma per chi ha un briciolo di memoria, come me, l'orgoglio rimane e ogni tanto sbotta.
Ops.


Play?

YAFB segnala oggi qualcosa di incredibile.
Lo metto nei preferiti di Ganzfeld.
Andateci, schiacciate "Play", scrivete qualcosa in inglese e rischiacciate "Play".

29 novembre 2005

Mauditis II

Ci sono immagini che non dovrebbero essere viste non per ciò che rappresentano, ma perchè ciò che rappresentano non dovrebbe mai essere avvenuto.


E ci sono giornalisti che fanno il proprio lavoro a schiena dritta. Nonostante tutto, andando avanti e dimostrando che "C’è dunque spazio per inchieste giornalistiche serie su temi scottanti, per un’informazione libera e documentata. Un chiaro messaggio per la stampa e la televisione italiana."

sai, è un artista...


non ci badare, è un artista...cosa vuoi... Posted by Picasa

28 novembre 2005

deep in my heart


arriva il Natale... Posted by Picasa

Mauditis I

Parlano di grazia a Sofri dopo averlo conciato da rianimare. Chissà quanti altri come lui.
perchè? per sentirsi boia magnanimi? per le elezioni?

cosa vi dite fra di voi: "adesso basta, così può bastare..."?
Maledetti.

27 novembre 2005

Speravo in meglio

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26 novembre 2005

Neviskio

La Grande Svolta dei Comunisti "1.7%" Italiani vacilla.
C'è chi chiede una raccolta firme nel partito per non togliere falce e martello.
Propongo un più agevole giro di telefonate.

Nevica

La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
...

Cossutta sul Corriere di oggi dice di esser pronto a rinunciare alla falce e martello, confessando, scioccando e lasciando percossa e attonita la terra al nunzio, rimettendosi fiero al giudizio dei posteri, "il comunismo non c'e più".
15 anni suonati dopo la bolognina, ora il travaglio intellettuale postcomunista italiano può ben rinfrancarsi lo spirito, alleggerito dal peso del dubbio.

Il partito dei Comunisti "1.5%" Italiani si prepara alla svolta.
Rimane però severo sulla convergenza "30-35%" DS-Margherita.
Cavoli.

24 novembre 2005

rubrichetta vista o sentita /1

Ogni tanto recensioncine. Dai.

inizio con frivolezze: continuerò con cose coltissime e di nicchia e di super sinistra.
però, ora: frivolezze.
rivalutazioni:
ho come la sensazione che quello che sto per dire non interessi a nessuno (non che il resto smuova le folle...), o tutt'al più farà scuotere la testa a qualcuno. Vabbè, dico io, correrò il rischio.

Osannano a destra e a manca il nuovo disco dei Baustelle. Che, io dico, è proprio brutto. Troppe parole, mediocri, che non lasciano un attimo di respiro e di presenza alla musica, piuttosto mediocre anche lei.
Opera cantautoriale qualsiasi, e in più presa super-sul-serio dagli autori: tristessa.


Invece: Cesare Cremonini con il nuovo Maggese fa un dischello migliore del previsto. Super sincero, al limite dell'ingenuo, con lo spettro del patetismo mantenuto, un po' a forza, a distanza di sicurezza, stringi stringi, non è male da ascoltare. I testi girano, la musica pure, c'è spazio per tutti, venghino-signori-venghino, chitarre in tutte le salse, pianoforti classici od enaudiani, trombettine peppèperepè in una produzione precisina ma naif-che-ho-voglia-di-cantare-e-di-suonare allo stesso tempo.
Giusto un po' di fastidio per quelle "e" pronunciate quasi "a" e la voce in super primo piano per testi ogni tanto nauseabondi.

taaantoooppe cantààà

23 novembre 2005

Mi filo gli americani

Mi prometto che i prossimi post non c'entraranno nulla con gli USA.
E' che però loro sono un po' ingombranti: cioè, sto usando un Pc americano mentre ascolto musica americana da casse americane scrivendo su un blog ospitato su un server americano.
It's the country life, baby!

Per cui, vi omaggio dello splendido Serra di ieri, vi fosse sfuggito...sia mai!

"Forse qulacuno sarà contento di vedere quanto sia detestato e detestabile George W. Bush. Felice di saperlo screditato e detestato come mai nessun presidente prima di lui. Forse è questo l'antiamericanismo: godere del dissesto di quel paese e di quella democrazia, sperare che la lobby al potere incanaglisca, che i neri, i poveri, gli esclusi continuino a non votare e che la Casa Bianca rimanga saldamente nelle mani di una minoranza bianca, ricca e bellicosa. E forse, dunque, provare pena e rabbia, come mi capita vedendo Bush in cina che dà insostenibili lezioni di diritti umani, significa essere filoamericani"

sui muri di Sesto, amici

in America è tutto più grande

General Motors ha deciso di tagliare il 27% della propira forza lavoro: 30.000 operai. Questo perchè le cose vanno maluccio: la Toyota sta per superare GM e diventare il primo produttore di auto al mondo. Mr. Wagoner, il presidente di GM, non sembra aver dato brillanti prestazioni manageriali durante il suo mandato, iniziato nel 2000. E non lo dico io ma lo dice Zampaglione su Repubblica di oggi. Morale, 30.000 licenziati in violazione degli accordi sindacali raggiunti.

Non capisco gran che di manager ed economia, però mi è tornato in mente un passo di Luciano Gallino di un suo libro: "Ad Adriano Olivetti, quando la sua azienda attreversò un momento di grave crisi nel 1952, fu consigliato di licenziare 500 operai e ridurre la produzione. Invece di licenziare gli operai Olivetti licenziò o trasferì parecchi dirigenti, assunse 700 nuovi venditori, ribassò i prezzi delle macchine e lanciò l'azienda in un nuovo ciclo di sviluppo.[...] Olivetti pensava che un'impresa dovesse opporsi alla disoccupazione involontaria con tutte le risorse e tutti gli strumenti ad essa disponibili.[...] Oggi la quasi totalità delle imprese reputa, anzi teorizza, che non spetti a loro preoccuparsi del destino di chi perde il lavoro."

22 novembre 2005

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mi scusi, si vuole sedere?

Angela Merkel è diventata Signora Cancelliera della Germania. Una donna, di 51 anni.
Gerard
Schroeder ha concluso quasi 10 anni di governo a 61 anni.

Tony Blair ha 52 anni ed è al terzo mandato.

Zapatero è diventato premier a 43 anni, l'anno scorso.
Aznar diventò premier a 43 nel 1996

Prodi ha 62 anni, Berlusconi 69.

Alle primarie del centrosinistra di Milano al 58enne Ferrante si contrappone l'arzillo 79enne Dario Fò.

va bene, poi ci sono anche altri candidati a Milano e Prodi nel '96 non aveva 62 anni...

però, io dico: largo ai giovani, perpiacere. E per necessità.

il mezzo giustifica il fine

premessa prima:
l'AIDS colpisce 40 milioni di persone nel mondo. Oggi se ne parla, da domani basta.

premessa seconda:
l'influenza aviaria non ha ucciso cento persone nel mondo e il consumo di polli, almeno in Italia, è vicino al tracollo (-60%).

mi chiedo, a chi tocca la conclusione del sillogismo?

ho come la sensazione che qualcuno, con "polli" non intenda solo gli uccellini da macello.

21 novembre 2005

vedo la luce

Neanche un giorno dalla nascita di Ganzfeld e già fraterne e digitali pacche sulle spalle sono arrivate. Onorato, ringrazio. E contento, penso a tenere in vita come meglio posso l'ideas sharing, che, nonostante tutto, da queste parti mantiene sana e robusta costituzione, nonchè un sostanziale stato di legalità.

Soda Caustica?


-Cosa consiglia?
-Suggerirei bibitina al gusto di broccoli stufati...vuole la lista?
repubblica

la citazione nobilita il blog

Dai, anche se ancora un po' underkostruktion, l'entusiasmo, che spero mi farà aggiornare con frequenza decente Ganzfeld per i primi tre giorni, mi costringe a far finta di essere un mega blogger. Tipo, quello che il blog me lo ha fatto amare: Wittgenstein.

e quindi: pronti, partenza...VIA!!:

polemica, un po' dolorosa, per me, almeno.

Ganzfeld cita Wittgenstein che riporta Serra su Repubblica:

Un passo avanti e tre indietro
Sul servilismo strumentale di parte della sinistra italiana, sarei stato anche meno leggero dell’ottimo Michele Serra:
“C'è qualcosa che non quadra. Da sinistra, giustamente, si è molto biasimata la crescente attitudine dei vescovi italiani a intromettersi nelle leggi dello Stato: l'autorità spirituale è un conto, l'ingerenza politica un altro. Ora, però, capita che i vescovi esprimano dubbi sulla cosiddetta devolution, che non mi pare esattamente un problema loro: e da sinistra (per esempio Piero Fassino) si invita il governo a riflettere su quanto dice la Chiesa.
Scusate, ma così non vale. A me la devolution non suscita dubbi, semmai una solida ripugnanza, e vederla respinta al mittente sarebbe una vera e propria festa. Non per questo, dal momento che il parere dei vescovi italiani mi fa comodo, smetto di credere che i vescovi siano del tutto fuori-contesto quando si esprimono sui meccanismi politici e, in questo caso, addirittura istituzionali della Repubblica. L'ingerenza non è definibile come tale a seconda che disturbi oppure favorisca una parte politica. E' ingerenza comunque, e lo rimarrebbe anche se la Cei, in un momento di follia, dichiarasse incostituzionale la presenza dei campanili (troppo rumorosi) sul territorio italiano. I princìpi, se sono princìpi, hanno un prezzo: quello di essere, a volte, poco convenienti anche per chi li sostiene”

Repubblica

Buongiorno

Chi è senza peccato scagli la prima pietra: non ho mai fatto un blog, ed ora ci provo.

in qualche modo scaglio la mia pima pietra.

Buongiorno a tutti.