GANZFELD

26 novembre 2005

Nevica

La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
...

Cossutta sul Corriere di oggi dice di esser pronto a rinunciare alla falce e martello, confessando, scioccando e lasciando percossa e attonita la terra al nunzio, rimettendosi fiero al giudizio dei posteri, "il comunismo non c'e più".
15 anni suonati dopo la bolognina, ora il travaglio intellettuale postcomunista italiano può ben rinfrancarsi lo spirito, alleggerito dal peso del dubbio.

Il partito dei Comunisti "1.5%" Italiani si prepara alla svolta.
Rimane però severo sulla convergenza "30-35%" DS-Margherita.
Cavoli.