GANZFELD

27 settembre 2007

lontano

Non ne so quasi nulla. Ma qualcosa sta accadendo. Ed è chiaro che c'è gente in piazza con un coraggio a noi sconosciuto che ha bisogno di solidarietà e gente al potere che la affama e sta per ucciderne.
Dicono domani, venerdì 28 settembre, di mettersi qualcosa di rosso in segno di solidarietà. Non servirà a un granchè, ma non farlo serve a meno ancora.

qui si trovano notizie, sito gestito da esuli. I nostri media quasi non hanno inviati.
qui wikipedia.

26 settembre 2007

Due cose. E la solita questione.

Erano sempre stati di pelle scura, nera, lontani, spesso bambini. Quando avevano la pelle chiara erano in bianco e nero, lontani nel tempo, in Germania, Austria, Polonia, Italia, in guerra. Ce ne si poteva difendere. Con la pelle bianca, oggi, pelle e ossa moribonde, fanciulla, non l’avevamo ancora vista così. Così tanto. La campagna di Nolita firmata Oliviero Toscani è una ragazza malata d’anoressia, nuda davanti all’obbiettivo. Evidentemente da monito. Non so, le controindicazioni della ricchezza. I disturbi alimentari, DA, sono solo nelle società opulente, dalle altre parti non c’è scelta, a far paura è la sua l’assenza non l’onnipresenza. Poi: sull’Espresso è posta la questione spinosa degli psicofarmaci che sono sempre più gestiti con disinvoltura da medici di base irresponsabili, psichiatri un po’ ottusi e pazienti ansiosi d’aiuto. E ci risiamo. Che facciamo? Andiamo in cerca di un giudizio tanto rapido quanto superficiale, certamente ideologico e possibilmente drastico, sugli psicofarmaci? tutto si o tutto no? O sulla moda? Come un cane che si morde la coda, imballato, ritorniamo alla questione: siano pure gettati elementi puramente emotivi (il corpo affamato o i nomi cabalistici di pillole misteriose) sulla scena, ma per dio, qualcuno si occupi di aiutare a comprenderli con la testa. La ragazzina in sovrappeso di 15 anni che cerca di piacere e si mette a dieta e sua madre apprensiva appena divorziata che la vede, quando la vede, dimagrire a sua detta troppo cosa se ne fanno dell’espresso sotto braccio con il poster di Toscani davanti? Se una miccia in loro c’è, forse s’accende. Oppure le immagini si gettano millemiglia lontano, la dove erano state prima, al sicuro, dove non si vedono. (tipo così)

Quando avrò gli strumenti e le possibilità prometto di occuparmene, ma ora se ne occupi chi deve. Il problema evidentemente non è l’Espresso o Toscani, quelli sono elementi di pancia (Bion li chiamava beta), il problema è ciò che li lascia soli, perché manca la loro comprensione, Bion la chiamava (anche) digestione. Credo se ne debbano occupare: La scuola: colpevole di avere insegnanti ignoranti in materia non in grado di compier un servizio per il quale sono pagati, ma non diteglielo che si arrabbiano. I media: smettano di pagare con i soldi spesso pubblici sedicenti professionisti che sono narcisi truffatori e chiedere a chi lavora davvero in quel campo. (posso dare dei nomi). Le famiglie: che potrebbero leggere di più e dipendere, delegare anche, meno i media e potrebbero invitare gli insegnati dei propri figli ad insegnare anche qualcosa di nuovo, sempre che non si arrabbino.

24 settembre 2007

My Stream

E' un po' mainstream perchè su Deezer si trova quel che si trova, ma il nuovo stream di ganzfeld, qui sotto a destra, non è male. Poi pianpianino contribuirò anch'io ad arricchire Deezer e avere musica fresca, non dico cool.
Nella playlist ho omesso ovvietà e sono stato una minima schiscio.
Comunque ad aprire è Eddie Vedder con il suo nuovo lavoro, colonna sonora di "into the wild" nuovo film di Sean Penn. (Qui un intervista dei due che riassume il tutto.)

Che poi, pensavo: uno si tiene aperto ganzfeld mentre fa altro e sente qualcosa che magari mica conosce...velleitario che sono. Ma tant'è.

Grazie Laura dell'idea.

19 settembre 2007

Le grandi soddisfazioni della vita.

Vena acre e polemica: Teorizzavo io, e io solo, un paio di anni fà quanto fossero belle le belle auto bianche. Tutti a darmi addosso.
Ora la nuova M3 sui cartelloni è bianca, sul giornale la saab 93 sport è bianca e il grande concessionario audi dietro casa mia ha come centro d'esposizione una A3 bianca.
Ho visto gia una cayman ed un cayenne bianche, ma come dimostrarvelo? sappiate solo che è vero.
Vedete voi.
Vabè.

12 settembre 2007

Facili Grilletti /4

Stavolta è Luttazzi che spiega cosa non va.

11 settembre 2007

Roma, abbiamo un problema.

Allora: mi asterrò anche questa volta dall'iniziare un lungo ed appassionato post su come la scienza sia malamente trattata dai media italiani. Mi asterrò anche dal far lo stesso, che è molto più grave però, sulle scienze psicologiche e psicopatologiche.
Mi asterrò pure dall'esprimere il mio malcontento su telegiornali e giornali italiani rimandando a questa cosa di Matteo Bordone molto esaustiva, oltre che pacata e divertente.
Ma che su repubblica.it ci sia un box del genere a me pare francamente imbarazzante.

p.s.
in riferimento all'immagine, di grazia, chi cazzo dovrebbe deciderlo?

...Settembre nero.

Sei anni fa, oggi, succedevano due cose importanti. Quella che vi ricordate anche voi succedeva a New York.
Come se ce ne fosse stato ancora bisogno, gli ultimi sei anni hanno dimostrato quanto peggio facciano le ideologie, di qua e di là, della loro assenza, del tanto temuto relativismo. Ma non mi incasino per sta via, che poi mi perdo, e prima inciampo.
Odiose alla pari, però, la superficialità nostra nel giudicare l'Islam e nell'attribuirgli comportamenti e pensieri non suoi e l'idealizzazione difensiva, sempre nostra, per cui agli amercani gli è stata bene. Quest'ultimo caso, ancora più preoccupante del primo, sancisce, mi pare, la definitiva presa di distanza di chi lo afferma dal valore della vita. Sarà anche reazione difensiva alle morti che vediamo tutti i giorni, ma poi ci permette di abituarci a tutto. Da Cogne all'Iraq. Quasi come Kamikaze ci estirpa il rispetto della vita altrui per cui non ci costa niente, in una frase, sbeffeggiare migliaia di morti, vestiti come noi.
E odiosi sono anche coloro che specularmente sguazzano in medievali, pigre, odiose, retrive, ignoranti, involute idee arcaiche di tempi che non sono più e minacciano noi, noi chi?, tanto diversi e tanto uguali ma spesso molto più liberi di loro, ma loro chi?, solo per il fatto di esserlo.
E, per non fare altri casini, dico: Lontano dalle ideologie il metodo scientifico è un buon alleato, se usato con altruismo, per cavarsela. Fidandomi di persone come Odifreddi, Polidoro, James Randi, Umberto Eco ed altri ragazzotti, consiglio questo libro. Che non ho ancora letto ma che leggerò presto. Ne ho letti altri dei suoi autori e faccio un gesto di fede, basato sull'esperienza però.
Hanno smontato i presunti complotti sull 11/9 non per il gusto di farlo ma perchè pieni di errori. Perchè, almeno dove si può, si deve evitarli.

01 settembre 2007

Furono notti bianche, sono stati black days. Ora si dice present tense.

...Chiuse il giornale e si mise a leggere, in prima pagina, il dispaccio dell'inviato speciale. Si contavano già cinquanta morti e trecento feriti, ma sotto le rovine c’erano certamente altri cadaveri…C’erano in Francia migliaia di uomini che non avevano potuto leggere il giornale, quella mattina, senza che un groppo d’ira salisse loro alla gola, migliaia di uomini che avevano stretti i pugni e mormorò: “Carogne!”. Matteo strinse i pugni e mormorò: “Carogne!” e si sentì ancora più colpevole. Avesse almeno potuto trovare in se una piccola emozione viva e modesta, cosciente dei propri limiti!. Ma nulla era svuotato, c’era davanti a lui un’immensa collera, una collera disperata, egli la vedeva, avrebbe potuto toccarla. Ma era una cosa inerte, e a spettava, per vivere, per scoppiare, per soffrire, che egli le prestasse il suo corpo. Era la collera degli altri. “carogne!” stringeva i pugni, camminava a gran passi, ma la collera rimaneva al di fuori, non voleva venire…qualcosa cominciava a nascere, una timida aurore di collera. Ecco! Ma subito si sgonfiò, si appiattì, egli era deserto, camminava a passi contati con la decenza di un uomo che segua un funerale, a Parigi…si asciugò la fronte con un fazzoletto mentre pensava: “Non si può soffrire per quel che non si vuole” Laggiù accadeva un fatto formidabile e tragico che reclamava si soffrisse per lui…
…”E’ inutile il momento non verrà…”

Sartre, " l' età della ragione"