Un'altra cosa degna di nota è un blogghettino niente male dove l'allegra, incoscente e tossica ballotta del collettivo può finalmente esprimersi senza guardarsi in faccia, evitando così le percosse che qualsiasi vis à vis immancabilemnte produce.
La situazione è simile a quella dell'ispettore Valiant che chiede alla magnifica Jessica il perché abbia sposato il buffo coniglio Roger Rabbit: la risposta fu "perché mi fa ridere." Non che facciano ridere, casomai disperare, ma lo stile argomentativo è simile: soffocante, fulmineo e disarmante: se mi si chiedesse perché di rock'n'roll contemporaneo (dal 1996 in poi, diciamo) non mi piaccia quasi nulla (tranne impazzire per due tre cose), risponderei: "perché ci sono stati gli alice in chains" E me ne andrei, con Roger Rabbit.
Ogni volta che esce un disco di Chris Cornell suona su questo pianeta una cosa che prima non c’era. Partirei da qui, perché non è cosa che avviene spesso.Scream è un disco quasi completamente elettronico, con un bit sostanzialmente uguale fra i pezzi e nessuna pausa fra le tracce. Un disco dance.Il riferimento non è Moby, né Roni Size, né i Daft Punk, né i Moloko, né i Massive Attack, né Bjork, né Tricky, né st. Germain, né l’hip-hop (né niente di ciò che passa Bertallott, insomma): il riferimento comunque è il rock’n’roll. Poi gli strumenti sono diversi. E li suona Timbaland.
Ma il punto è un altro, e sempre lo stesso: sono certo che a quasi nessun fan piacerà perché Cornell è quello dei Soundgarden e dei distorsori. Ma non è esatto (esatto in quanto participio di esigere). Quello era il Cornell della trance sul palco, delle stonature e dei pezzi meravigliosi. Ma che ad un ascolto mediato anche da elementi culturali differenti da quelli suggeriti dalla pancia erano ad anni luce dai più scontati riferimenti a cui si associavano. Possedevano allora un linguaggio che per funzionare presentava con questi ampi elementi condivisi, ovviamente, ma che non erano essi stessi la prassi che intendevano spiegare. Ed oggi avviene qualcosa di analogo.Scream propone suoni a cui non siamo abituati:a differenza degli ultimi due lavori solisti dove almeno i nomi degli strumenti, a noi rockettari, erano noti; era meno immediato quel che facessero. Ora ho paura che messaggio e mezzo vengano confusi. Perché Euphoria Morning non piacque, tranne a me e pochi altri; perché Carry On non piacque tranne a me e pochi altri; perché gli Audioslave piacquero, tranne a me e pochi altri (amando per altro, io, i ratm). Ed ora, ho paura, siamo ancora una volta nella stessa situazione, mi sa. Magari sbaglio. Ma di ballare e cantare in auto a squarcia gola con un disco del 2009 commuovendomi per quel timbro di voce – lì si, sempre lui - che apre i ritornelli come fa da mille anni non era mai capitato. Poi ci si potrebbe mettere a fare ragionamenti più tecnici su come, un disco dance, spazi via buona parte dell’attuale produzione rock (come fecero i soundgarden allora) ma evitiamolo, via.
Ho idea, infine, che si tratti del solito manicheo scontro: da una parte chi vorrebbe sempre la stessa cosa: quelli che “…si ma i primi dischi..”. Dall’altra quelli che invece si fidano e pensano che una carriera tanto alta (a parte gli audioslave - conferma solo del fatto che sia terreno e non alieno, e quindi passibile d’errore) forse non sia un caso, ma che abbia sempre qualcosa da dire di nuovo, anche se al momento non sembra.
E se in più avviene facendoti ballare e cantare, mi chiedo cosa si possa volere di più.
In questi mesi ho avuto da fare, il riassunto è nel filmato (grazie a River). Poi ho capito, in fine, che le persone sono tranquillamente divisibili in due categorie: quelle che mi fanno parlare e quelle che no. Ganzfeld puo essere un ottimo strumento per evitare incazzaturre categoriali.
L'effetto GANZFELD è una particolare condizione di attutimento sensoriale ideale, a chi ci crede, per il palesarsi di eventi paranormali. Considerando il mio naturale, e adattivo, attutimento sensoriale a fronte di questo mondo, e considerando la fuggevole comprensione della natura del funzionamento di tutto questo, blog compreso...Abemus Nomen.
Lorenzo G. - Visibile in sproporzione fra peso e altezza (ma mica tanto, ormai) ne riporta analoga fra massa cerebrale ed intelletto (ecco, questo già di più). Questo, di fulminea arguzia e non meno profondo, non viene puntualmente compreso. Il dubbio s'insinua...
C'e' chi dice
"Afflitto da un complesso di parita' . Non si sente inferiore a nessuno." (Flaiano)
"Are you woman enough to be my man?" (Vedder)
"La massa ama la vita comoda, non richiede che una spiegazione alla volta, non e' grata alla scienza per le sue lungaggini, vuole avere soluzioni semplici e sapere se i problemi sono risolti." (Freud)
"I'm not bad. I'm just drawn that way." (Jessica Rabbit)
"Il Super-io e' solubile in alcool." (Fenichel)
"Scrivere di musica e' come ballare di architettura." (Zappa)
"Il fastidio per le tesi condivise - ancorche' vere e indiscutibili - è un tic umano e diffuso." (Luca Sofri)
"E' troppo chiaro e perciò è difficile vederlo. Uno sciocco una volta cercava un fuoco con una lanterna accesa. Se avesse saputo che cos'era il fuoco, avrebbe potuto cuocere il suo riso molto prima." (Mumon)
"Il nostro timore più profondo non è di essere limitati,
Ma è di avere potenzialità smisurate.
A spaventarci è, soprattutto, la nostra luce, non la nostra oscurità
Ciascuno di noi si chiede: chi sono io per essere così straordinario
dotato e favoloso?
Ma, in realtà , chi sei tu per non esserlo?
Voi siete figli di Dio.
Il vostro sminuirvi non serve al mondo,
non c'è niente d'€™illuminato nel vostro ridurvi,
perché gli altri rischiano di sentirsi insicuri intono a voi.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è in noi;
non in qualcuno, ma in ognuno i noi,
e se lasciamo che la nostra luce risplenda,
diamo inconsapevolmente anche agli altri la possibilità di fare la stessa cosa.
Una volta che ci siamo liberati dalle nostre paure,
la nostra sola presenza è in grado di liberare le altre persone.
"(Mandela)