GANZFELD

10 dicembre 2007

E le genti che passeranno, ti diranno...

Nella vita si può sempre sorridere.
Dovrei essere grato a persone come Carlo Talamucci (in b/n) o Giovanni Pesce (a colori), che quest’anno se ne sono andati, perché è grazie a loro se oggi posso vivere libero. Sono stati loro a spegnere l’inferno quando è stato qui. Loro. E a mettere poi tutto in ordine. Ad accollarsi il peso di combattere una guerra perché io possa vivere in pace. A ricostruire senza rivendicare, a sopportare l’idea di morire in ogni istante e a veder morire ogni istante. Ad usare la paura per sopravvivere e far sopravvivere. Dovrei essere grato a loro ed ai loro compagni e compagne per questo. E lo sono. Ma c’è un’altra cosa: per me non saranno mai solo nomi mitici, ma persone vere e proprio perchè li ricordo sorridere. Nei momenti in cui ho saputo della loro morte è stato il loro viso sorridente a tornarmi in mente. E non è per retorica. E’ così.

E se non li avessi visti, ma solo immaginati, sapute le loro storie me li sarei immaginati incazzati ed addolorati. E invece no (o non solo).
Loro fecero l’impresa e solo ora capisco il significato profondo delle storie (da ridere) di vita che mi ha raccontato Giovanni Pesce e degli schiaffetti d’affetto che mi dava Carlo Talamucci. In me, e non solo ovviamente, c’è parte del senso della loro vita, forse vedermi, vederci star bene, è ciò che gli permetteva di sorridere.
E averli visti sempre sorridere mi ha insegnato che nella vita è sempre possibile farlo. Sempre.
Grazie.

2 Comments:

  • vero e bello

    By Anonymous Anonimo, at 14:07  

  • Un sentito grazie va al coraggio, alla forza di combattere, alla costanza, al valore e alla gioia di vivere di queste persone. Viviamo in un paese libero e democratico e gliene sarò sempre grata.
    Grazie Carlo, grazie Giovanni!
    Clara

    By Anonymous Anonimo, at 18:45  

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