GANZFELD

06 novembre 2006

Playlist

Di solito si scrivono i libri per farsi ascoltare. Qui invece si scrive perché si è ascoltato.
Perché una canzone piace? Si va su Marte, ma qui non ci si arriva.
Non un’enciclopedia, o un Te-Lo-Spiego-Io. No no.
Un esempio di laicismo in un libro easy e appassionato. Il laicismo non è mica solo su quei temi là…se uno è laico lo è sempre, all along, anche nella musica.
Playlist racconta della passione per quello che la musica può fare… (come dice Gazzè). Non è la passione asfissiante dell’invasato, sacerdote di questo o quel gruppo/periodo/stile/strumento, fan noioso o noioso critico che cerca di ballare d’architettura (questo lo diceva Frank Zappa, invece) cedendo solo alla spinta del cieco istinto, sterile e invasato, depositata sulla prima cosa incontrata, potevano essere le auto o chissà che altro.
E’ una storia d’amore per 2556 canzoni diverse come i momenti della vita che hanno scandito: Ac/Dc e Frank Sinatra e Luca Carboni. Nella vita mica sempre si balla o sempre si ragiona di metafisica, no?

Scrivere di musica ha senso se, come quando ha senso la musica, si racconta di ciò che sia ama. Allora cambia tutto. Allora non si balla di architettura.
L’innamoramento che traspare da queste righe, agili e ironiche, le rende la timeline a forma di pentagramma di una storia.
E, sarà un caso, Playlist comincia con la dedica d’amore più bella di tutte.

1 Comments:

  • mi sa che lo compro...p.s. il tuo blog è la mia lettura preferita del mattino. è come un buon caffè. sveglia e ridesta

    By Anonymous Anonimo, at 21:12  

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