GANZFELD

23 marzo 2006

rompete le righe.

Finalmente l'ETA ha deciso di smettere. Di smettere con le armi, con la violenza. Circa un anno fà fece lo stesso l'IRA in Irlanda del Nord.
Sono contento che la lingua basca, almeno per me ignorante, non sia più associabile direttamente ad attentati e morti. Che la politica chiuda per sempre con passamontagna e bombe e liberi le propria gente dall'oppressione del conflitto permanente. Vera oppressione.
Mi auguro, dicevo, che la lingua basca viva e si conservi, perchè una lingua così fragile e preziosa, nel cuore dell'Europa, che vive nei secoli, è la dimostrazione, almeno credo, di come sia possibile darsi un ordinamento civile generale senza calpestare nessuno. E senza che nessuno si debba difendere con le armi. Una globalizzazione europea, da Ankara a Porto che possa essere d'esempio al mondo. Diffondere diritti e pace nel rispetto delle tradizioni.
Speriamo almeno.