Bocca aperta
Giorgio Bocca sull'Espresso scrive così di Cavalieri e Baffoni, che in Italia, dico io, sembran sempre più Scudieri e Buffoni.
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Il Cavaliere non si accorge che nelle sue sparate contro i regimi autoritari fatte da chi ha per regola la violazione della giustizia, l'uso dei privilegi, la compagnia dei mediocri e arrivisti, è lui a spargere paure autoritarie.
Paure e ritorni perché è stato lui a volere nella sua informazione il revisionismo storico che ha accompagnato il ritorno al governo dei neofascisti, il ritorno nella vita sociale di nostalgie del fascismo, di assurde parificazioni fra partigiani e briganti neri. C'era un solo modo politicamente pulito, onesto, per opporsi allo stalinismo del Partito comunista: rivaleggiare con lui nella lotta per la libertà. Quanti lo hanno fatto?
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